giovedì 30 giugno 2011

E' TBS l'alleato strategico che concorre all'acquisto dei rami di Agile in tandem con il progetto Piero della Francesca

Cloud Italia ha stretto un'alleanza con TBS che concorre indipendentemente all'acquisto dei rami di Agile con un progetto sinergico con Cloud Italia Srl che concorre indipendetemente all'acquisto dei rami di Eutelia. Questa alleanza rende possibile di mantenere la specializzazione di Telecomunicazione e Cloud di Cloud Italia nell'acquisto di Eutelia e la specializzazione di TBS nei servizi clinici ed informatici avanzati per costituire dei nuovi servizi innovativi basati sul modello Cloud, ma con profonda penetrazione sui sistemi di Sanita' a tutti i livelli.

TBS Group è tra i principali referenti europei della sanità pubblica e privata in due grandi aree di attività:
Ingegneria clinica
con servizi in outsourcing di gestione e manutenzione integrata di tutti gli impianti e le tecnologie presenti in ambito sanitario in una logica multivendor e di presenza on site dei propri ingegneri biomedici e tecnici per garantire la piena ottimizzazione dei costi e dei tempi di intervento. In quest'area TBS Group è leader europeo.
e-Health & e-Government
con servizi e prodotti di informatica medica, teleassistenza e telemedicina nonchè soluzioni IT per la PA.

TBS Group, ha sede a Trieste, è presente in 13 Paesi e persegue una forte politica di internazionalizzazione.

venerdì 24 giugno 2011

LA FIOM CHIEDE AL GOVERNO DI FARE PRESTO SU EUTELIA E AGILE

EUTELIA, FIOM: GOVERNO PROCEDA CON MASSIMA RAPIDITÀOMI0026 3 LAV TXT Omnimilano-EUTELIA, FIOM: GOVERNO PROCEDA CON MASSIMA RAPIDITÀ (OMNIMILANO) Milano, 24 GIU - Ci sono soggetti industriali interessati a Eutelia, «passi ufficiali sono stati fatti dalla cordata Piero della Francesca» ed è necessario che il governo «emetta al più presto» i bandi necessari. È quanto sostiene Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Gruppo Eutelia Fiom - Cgil, intervenuto alla presentazione della festa per 110 anni del sindacato al via stasera al Carroponte. «Le bozze dei bandi che riguardano sia Agile che Eutelia- ha spiegato - saranno sul tavolo del ministro all'inizio della prossima settimana». «È indispensabile che le istituzioni e la politica procedano con la massima rapidità possibile» perchè, ha detto «i soggetti industriali che hanno manifestato interesse, mano a mano che passa il tempo rischiano di veder pregiudicate le premesse sulle quali hanno costruito quelle offerte». Potetti ha poi aggiunto che il 23 settembre si avvierà il processo a carico di 4 degli 8 manager del gruppo (gli altri hanno patteggiato la condanna) in cui «la Fiom e 1100 lavoratori sono stati accettati come parte civile».

venerdì 17 giugno 2011

Eutelia, interrogazione di Mattesini al Ministro per lo sviluppo economico

La deputata Pd Donella Mattesini ha presentato oggi un’interrogazione al Ministro per lo sviluppo economico. Ha chiesto che venga al più presto presentato il bando per Eutelia. Nel testo dell’interrogazione ricorda che “il 6 maggio di quest’anno il Consiglio dei Ministri ha approvato
il Decreto Sviluppo che contiene una parte nella quale si tratta di situazioni come Eutelia ed Agile. Nel decreto si prevede che per  aziende che hanno fatto cessioni e che poi entrambe, l’azienda ceduta e quella cedente, siano state dichiarate insolventi,  per quanto attiene il tema dei passivi, l’azienda cedente è solidale con quella ceduta nel passivo. Inoltre chiede un “coordinamento” dei bandi di vendita separati per ottimizzare il disegno industriale pur mantenendo le società e le procedure separate”.
Il decreto è stato quindi firmato dal Presidente della Repubblica. “Il bando non è però uscito – ricorda Donella Mattesini. E questo nonostante siano state ricevute manifestazioni di interesse plurime sia su Eutelia che su Agile e due cordate abbiano anche manifestato interesse in modo coordinato sulle due procedure con un chiaro piano industriale. Inoltre la Regione Toscana, la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio, Cgil, Cisl, Uil di Arezzo hanno manifestato la preoccupazione del protrarsi di tale situazione di stallo e la conseguente richiesta di accelerare l’uscita del bando stesso”.
Allungare i tempi vuol dire compromettere il futuro dell’azienda: “da giugno 2010 al giugno 2011 il fatturato mensile di Eutelia è sceso da 13,5 M euro al mese ad 8 M euro al mese e la società che ha prodotto cassa in ogni  mese dell’ultimo anno sta cominciando ad assorbire cassa. I lavoratori e i sindacati sono giustamente preoccupati ed hanno proclamato sciopero esprimendo seria preoccupazione per il futuro occupazionale e chiedendo la velocizzazione dell’iter burocratico di emissione del bando”.
Nella sua interrogazione, Donella Mattesini chiede quindi  se il Ministero sia intenzionato ad elaborare il bando di gara in modo tale da poterlo rapidamente emettere  dopo l’approvazione definitiva del Decreto Sviluppo e cioè nei giorni immediatamente successivi al 13 luglio

sabato 11 giugno 2011

La “Banda Larga” diventa la scusa per ricostruire il Monopolio di Stato sul settore piu' importante dell'Economia e Informazione Nazionale?

La “Banda Larga” diventa la scusa per ricostruire il Monopolio di Stato sul settore piu' importante dell'Economia e Informazione Nazionale?
di Mark De Simone, co-fondatore e socio di Cloud Italia Srl.

Si parla molto di Banda Larga in questi giorni. Ed a ragione.
Ormai da decenni il World Economic Forum insieme alla Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) hanno dimostrato che la competitivita’, il benessere e la trasformazione di una Nazione e’ direttamente legata al fattore “connettivita’” che permette di semplificare sia le transazioni che le interazioni tra persone e tra gruppi di persone e che semplifica le complesse interazioni tra persone e gruppi di persone con le informazioni.
Non a caso, negli ultimi 15 anni, abbiamo osservato la nascita e l’evoluzione dell’Internet con portali web, eCommerce, eGovernment, social networks, e proprio in questi ultimi due anni il mondo del Cloud Computing e dei modelli di business Cloud che continueranno a portare produttivita’ agli individui, alle aziende ed alle organizzazioni pubbliche.
La materia base per questa evoluzione e’ l’accesso alla banda larga ed ultra-larga.
Ma cos’e’ questa banda larga ed ultra-larga? Semplicemente espressa, e’ la capacita’ di collegarsi con applicazioni e contenuti che sono sempre piu’ intensi nella grafica, nel suono, nelle immagini e nell’inivio di istruzioni a programmi di computer remoti.
Le reti di telecomunicazioni, sia fisse che mobili, sono costruite per questo scopo. Esse sono composte, come il sistema nervoso del corpo umano, da una struttura di trasporto comune centrale che collega una infinita serie di strutture di trasporto periferico che diviene sempre piu’ capillare fino a giungere, tramite aria, filo di rame o fibra ottica al terminale intelligente che noi tutti usiamo: telefoni, computers, tablets, smartphones, etc.
Le strutture centrali trasmettono tutto tramite fibra ottica che passa per dei canali fisici e che si raccoglie in “punti di presenza” sul territorio. Ma e’ chiaro che per collegarsi a questi “punti di presenza” occorre che il sistema periferico porti il traffico a questi punti di presenza.
Le parti piu’ semplice e meno costose da costruire negli anni sono state proprio queste strutture centrali, o chiamate a volte “dorsali” che collegano citta’ tra di loro (un po’ come le autostrade). Oggi in Italia esistono un grande numero di queste dorsali con fibra ottica.
Ma per ogni abitazione, l’accesso a questa rete di telecomunicazione fissa, e’ ancora in grande parte costituito dal filo di rame che i nostri nonni e genitori hanno conosciuto nell’epoca storica dei telefoni tradizionali. Questo filo di rame e’ stato utilizzato per diventare un collegamento moderno ed ha dato inizio ad una possibilita’ di fare trasmettere dati con una tecnica che e’ ormai divenuta nota a molti , la DSL.
In parallelo l’accesso alla rete mobile, cioe’ quello che lega il cellulare alla radio di trasmissione, e’ anch’esso evoluto per poter trasmettere dati con tecnologie che permettevano di trasmetter sempre di piu’: GPRS, EDGE, 3G...etc.
Quello quindi da ricordare e’ che mentre il costo e lo sforzo per costruire il “sistema nervoso centrale” e’ stato relativamente basso, quello per adattare il “sistema nervoso periferico” al bisogno di banda sempre piu’ larga e’ molto piu’ costoso perche’ tocca una quantita’ di punti che sono alcuni ordini di grandezza superiori e perche’ si e’ arrivati al limite tecnico per dare piu’ banda al singolo filo di rame dei nostri genitori. Nel caso del mobile e dell’accesso tramite aria, piu’ banda passante vuoi trasportare efficientemente, piu’ vicino devi essere al terminale, e quindi piu’ punti di radio accesso devi avere.
Quindi per trasformare l’accesso sia in fisso che in mobile, ma particolarmente quello in fisso, si devono spendere molti soldi!  In particolare nel passaggio da fili di rame a fili di fibra ottica.
Le citta’ sono piu’ semplici che le campagne, ma in ogni caso, occorre che qualcuno passi la fibra in qualche canaletto che potrebbe essere quello dell’elettricita’, quello dell’acqua, quello del gas o quello del vecchio telefono per fare arrivare questa fibra a punti sempre’ piu’ vicini al cliente.
Quindi il vero importante costo per passare un’intera nazione a banda sempre piu’ larga e’ quello denominato dell’ “ACCESSO”.
L’altra parola che si sente quando si parla di banda larga e’ il termine NGN (Next Generation Network), ma il vero termine e’ NGaN (o Next Generation Access Network) o, per la parte fissa la trasformazione da un accesso in filo di rame alla fibra ottica.
L’investimento per fare questa trasformazione e’ massiccio in qualsiasi paese, ma specialmente quelli avanzati, dove il costo degli interventi di costruzione ha un’enorme complessita’ normativa con diritti di passaggio, diritti di scavo, etc...
Per anni l’Italia e’ stata in ritardo su questa trasformazione perche’ non si e’ dotata di un processo decisionale e di governance normativa che permettesse l’investimento in queste infrastrutture locali con la garanzia di una protezione sul fatturato generabile.
Abbiamo assistito anche in Italia a dei modelli dove i privati hanno risolto prammaticamente il problema, come nella citta’ di Milano dove Fastweb, operatore di servizi avanzati, circa 11 anni fa’ si alleo’ con la societa’ Metroweb, una societa’ che tramite rapporti commerciali con tutte le strutture di servizi municipali del Comune di Milano poteva portare la fibra ottica alle case dei Milanesi, e che forni’ prima a Fastweb, poi a tutti gli operatori che desiderassero comprare il servizio, l’accesso ad una rete in fibra ottica locale.
Ma se l’iniziativa locale fu premiante, fu anche difficile costruire un  modello che funzionasse in tutte le citta’ italiane.
Ma e’ chiaro che questo problema e’ esistito in altri paesi. Cosa hanno fatto gli altri?
Prendiamo l’esempio dell’Inghilterra e della Francia. Entrambe hanno risolto i problema, ma in due modi diversi ed in entrambe i casi dando una struttura di regolamentazione e poi lasciando che il mercato applichi i suoi meccanismi tradizionali.
In Gran Bretagna, l’incumbent nazionale, British Telecom, che possiede la maggior parte di tutto l’access in rame, ha costituito una societa’, Open Reach, che con una governance direttamente gestita dall’autorita’ e quindi dal pubblico, con delle tariffe trasparenti e discusse pubblicamente, offre a tutti gli operatori la struttura di accesso in fibra, facendo in modo che gli investimenti ed i proventi del programma di Open Reach siano chiaramente segregati dalla parte “competitiva” dell’incumbent BT che invece compete con gli altri operatori.
In Francia, l’autorita’ ha permesso che ci fossero gare per ogni citta’ francese dove un soggetto per ogni citta’/provincia potesse vincere un mandato locale per l’accesso a banda larga ed ultralarga in fibra.
Comunque in entrambe i casi, non si e’ formata un’azienda nazionale di proprieta’ dello Stato per gestire il tema dell’accesso in banda larga, ma lo Stato e gli organismi di governance hanno cosituito un “framework” di governance che possa permettere a soggetti privati di competere per la trasformazione alla banda larga ed ultra larga.
Come si puo’ immaginare sono temi molto complessi nei dettagli, ma relativamente semplici visti a livello di decisioni strategiche per l’economia di una nazione. E’ altresi’ chiaro che molti soggetti hanno un punto di vista diverso per ragioni di chiaro interesse economico.
Il fatto che pero’ e’ limpidamente chiaro e’ che queste decisioni sulla banda larga devono rispettare due pilastri di un’architettura moderna di paese.
1)   Devono costruire un equilibrio dove il problema e’ risolto tramite il mercato ed un corretto funzionamento delle regole di mercato governato da una struttura di governance trasparente e pluralistica.
2)   Devono impedire, come e’ la norma nella UE e nei Paesi economicamente avanzati che lo Stato gestisca direttamente aziende di telecomunicazione o di infrastruttura di telecomunicazione. L’antico Ministero delle Poste e Telegrafi e delle societa’ di Stato per le comunicazioni non esistono piu’ in paesi avanzati con economie di mercato.
Quindi il dialogo che abbiamo osservato in questi ultimi giorni, riporta all’interesse nazionale un tema caldo, che e’ importante ma che merita di essere vigilato con grande attenzione.
La banda larga ed ultralarga e’ importantissima, ma non deve essere la scusa per dare a taluni l’opportunita’ di costituire soggetti economici dello Stato che non hanno una vocazione di pura governance, ma che diventano essi stessi giocatori economici.
Il tema sul piatto del Paese e’ l’accesso, non sono le dorsali.
Il tema sul piatto del Paese e’ un meccanismo di governance, non centri economici forti che partecipano sul mercato con i soldi dello Stato.
Il tema sul piatto e’ la possibillita’ di liberare capitali privati a rischio per poter risolvere un problema importantissimo per l’aumento di competitivita’ dell’intero Paese dando una governance forte, non quello di fare gravare sulle casse dello Stato un peso enorme, solo perche’ non si sono sviluppate delle regole di mercato e di governance adeguate.
Lasciamo che il capitale pubblico sia utilizzato per temi dove il mercato non puo’ entrare e costruiamo invece delle regole del gioco che permettano di fare mercato e di creare servizi, competitivita’, posti di lavoro e ricchezza. Il Tesoro dello Stato e’ gia’ abbastanza aggravato da temi pubblici per distrarlo su temi oggettivamente privati.
Se perdiamo il treno di questa nuova rivoluzione di competitivita’ che le tecnologie delle comunicazioni ci offrono, saremo per sempre relegati ad una continua retrocessione nelle graduatorie globali con un impatto sulla qualita’ della vita dei nostri figli e nipoti.
Ma, se ci affrettiamo possiamo ancora saltare sul treno.

giovedì 9 giugno 2011

Svelato cosa c'e' dietro il ritardo sul bando di gara per Eutelia?

Oggi l’arcano del ritardo del bando svelato? Al Corriere della Sera: Bernabe’ di Telecom Italia sbatte la porta in faccia al “tavolo di lavoro” sulla Banda Larga e dice: “Banda larga di Stato? Cosi non possiamo investire”

OGGI IL PRESIDENTE DI TELECOM ITALIA ATTACCA LA MANOVRA DELLA COSTRUZIONE DELLA NGN DI STATO. “DA NESSUNA ALTRA PARTE C’E’ UN INTERVENTO DIRETTO DEL PUBBLICO. MA SE LO STATO VUOLE TORNARE AD ESSERE IMPRENDITORE, VA BENISSIMO: HA INFRATEL E LO FACCIA PER CONTO SUO. SIA CHIARO CHE COSI’ TORNIAMO INDIETRO DI 15 ANNI AL MINISTERO DELLE POSTE E TELECOMUNICAZIONI. CHE CI FA LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI IN METROWEB?”  E BASTA MISURARE L’UMORE DEL PRESIDENTE DI TELECOM ITALIA PER CAPIRE CHE COSA NE PENSI DELLA INFRACO. INSOMMA ANCHE SENZA AVER VISTO QUALI SONO QUESTE “CONCLUSIONI” DEL MINISTRO PAOLO ROMANI E DEL VERO REGISTA OPERATIVO DEL TAVOLO, ROBERTO SAMBUCO – CHE QUESTO MONDO LO CONOSCE BENE AVENDOCI LAVORATO PER ANNI – E’ CHIARO CHE A TELECOM NON PIACCIONO. PER BERNABE’ E’ UN’INGERENZA DELLO STATO NEL PRIVATO…

In modo lucido e semplice, il disegno sul ritardo del bando per la vendita di Euelia diventa sempre piu’ chiaro e gli attori che a tavolino stanno pensando alla creazione di una NGAN di Stato si devono confrontare con profondissime divergenze di TI. Ed e’ proprio il Capo Dipartimento Comunicazioni che sta disegnando la nuova rete di accesso NGAN (Next Generation Access Network) che alimentera’ molte dorsali come quelle di Eutelia. 
Dove porta tutto cio?  Ad una soluzione che non rispetta ne’ il mercato, ne’ i lavoratori. Bisogna accelerare al massimo il bando di gara su Eutelia, per assicurarsi che, trasparentemente, il modello di business che possa esprimere il vincitore sia indipendente e non legato alle logiche di gruppi di interesse speciali.

Oggi a Roma riunione al Ministero del Lavoro su Eutelia

http://www.romacapitale.net/imprese/2040-la-vertenza-eutelia-sul-tavolo-del-governo.html

Roma Capitale ha pubblicato questa informazione dicendo che la societa' in commissariamento straordinario sta tenendo come situazione di mercato ed economico-finanziaria. Questo stride invece con i fatti che dimostrano una riduzione del fatturato del 35-40% rispetto al Giugno di un anno fa' e simultaneamente al fatto che ci sono state molte innovazioni, proprio basate sul modello Cloud, negli ultimi 12 mesi da parte di Telecom Italia, Oracle, Microsoft, BT, e non ultima Apple. Quindi riduzione di fatturato drastica e riduzione di competitivita' sul mercato. Come si fa a dire che la situazione tiene?

mercoledì 8 giugno 2011

Come si e' depauperata il potenziale competitivo di Eutelia in un anno

1) Giugno 2010 Eutelia inizia il Commissariamento Giudiziario
2) Giugno 2010 La Cordata "Piero della Francesca" comunica le proprie intenzioni di partecipazione alla gara per Eutelia con un Modello di Cloud Computing e Telecomunicazione. Il tema del Cloud Computing nell'ambito delle Telecomunicazioni e' spiegato a giornalisti e istituzioni.
3) Luglio 2010 Eutelia inizia il Commissariamento Straordinario
4) Luglio 2010 Microsoft annuncia globalmente la Microsoft Cloud.
5) 15 Settembre 2010 De Simone incontra il Ministro Romani sul tema del Cloud e dell'impatto sulla produttivita'. L'articolo "La Rivoluzione della Produttivita'" e' pubblicato su MF.
6) 20 Settembre 2010 Telecom Italia annuncia la Nuvola Italiana
7) 22 Settembre 2010 Oracle annuncia mondialmente la sua Cloud Strategy
8) Ottobre 2010 Mark De Simone parla al convegno "Between" a Capri dell'importanza del Cloud business model per la produttivita' italiana. Sul Cloud e' l'unica voce forte al convegno di telecomunicazione.
9) November 2010 IBM annuncia Cloud services. La Cloud Security Alliance e' lanciata.
10)  7 Dicembre 2010 Salesforce.com fa grande annuncio su Cloud e Social Media
11) Dicembre 2010, Commissari Eutelia annunciano che il bando slitta a Gennaio 2011
12) Gennaio 2011 HP annuncia Cloud Hybrid Delivery Model
13) Gennaio-Marzo 2011 Verizon annuncia Cloud Strategy
14) Maggio 2011 Decreto Sviluppo
15) Giugno 2011 Apple annuncia iCloud
16) Il bando di Eutelia non e' ancora uscito